Una prima precisazione è d’obbligo…il codice deontologico degli addestratori cinofili ENCI impone l’utilizzo di strumenti non coercitivi (collare o pettorina)  in linea con il nuovo metodo gentile promosso dalla formazione ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) . Quindi se si vuole usare il collare dobbiamo scegliere collare fisso NON a strozzo, NON semistrozzo, NON con le punte NON  elettrico…
Il nostro consiglio di base indirizza verso l’uso del collare ma sempre più spesso viene anche utilizzata la pettorina anche se questo strumento è consigliato prevalentemente nei casi in cui sia già stata avviata una corretta gestione della condotta e il cane abbia correttamente recepito che non decide lui dove , quando e in che modo dirigersi in un determinato punto .. molto spesso si vedono infatti cani anche di taglia che vengono gestiti con la pettorina pensando di poter meglio controllare il tirare al guinzaglio mentre in realtà si consente in questi casi al cane di esprimere tutta la sua forza nel tirare il proprio conduttore proprio perché la superficie di appoggio è più ampia rispetto al collare e il petto è il punto del corpo dove i nostri amici pelosi possono sviluppare la maggiore potenza.. provate a pensare ad un cane da slitta… nell’esercizio della loro attività viene utilizzata la pettorina e questo potrebbe bastare a spiegare molto.
In ogni caso  il mercato delle pettorine propone diverse soluzioni e se proprio vogliamo utilizzarne una di seguito riassumo quelle maggiormente utilizzate con i relativi “pro e contro”..
La pettorina scapolare.  ALTAMENTE SCONSIGLIATA : La scapolare è la più utilizzata in Italia ma la meno corretta per il cane in quanto molto invasiva nel momento della vestizione e fastidiosa per gli arti anteriori nel momento della passeggiata per lo sfregamento ascellare andando a comprimere le ghiandole ascellari e causando spesso anche delle dermatiti da sfregamento.
La pettorina ad H.  MODERATAMENTE CONSIGLIATA :La pettorina ad H è quella più indicata nell’attività di educazione cinofila soprattutto per cuccioli e cani di piccola taglia. Rispetto alla pettorina scapolare non produce fastidiosi sfregamenti vicino agli arti e la pressione di uno strattone non produce particolari pressioni in zone delicate, ma bensì lo stesso strattone viene distribuito in modo uniforme in ogni parte del corpo dove si appoggia la pettorina a H. L’attacco superiore (vedi immagine) consente un comodo aggancio/sgancio.
La pettorina “Norvegese : SCONSIGLIATA : La norvegese, conosciuta anche come svedese o scandinava, distribuisce l’intero peso in trazione sul petto del cane, preservando la colonna vertebrale, il collo e le spalle. Il rigoroso design assicura il massimo confort al cane.Come la pettorina ad H è facilissima da indossare e da togliere e non richiede di sollevare le zampe del cane.Questa tipologia di pettorine non si adatta bene a cani insicuri e facili allo spavento perché rischiano di sfilarsi andando all’indietro. In questo caso si consigliano le pettorine ad H.
La pettorina “Easyâ€.  SCONSIGLIATA :     La EASY è particolarmente indicata per i cani che tirano molto al guinzaglio (MA NON è LA SOLUZIONE..!! ) o che hanno una taglia molto grande e quindi difficilmente gestibili in passeggiata da una persona molto più leggera del cane. Come la pettorina ad H i punti di contatto con il corpo del cane non creano problemi al collo e alla colonna vertebrale, ne tanto meno alle ghiandole ascellari. Il punto di aggancio del guinzaglio alla pettorina easy è posizionato all’altezza del petto del cane in modo che nel momento dello strattone il cane è costretto a girare tutto il corpo in laterale.
Ti aspettiamo al Centro Cinofilo IL LUPO dove potremo meglio spiegarti i corretti utilizzi di questi fondamentali strumenti e permetterti di goderti al meglio le tue passeggiate con il tuo amico a quattro zampe…!!!
ASD IL LUPO
Caterina e Saverio
Nell’ordine: sottoascellare, norvegese, easy, ad H.
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